martedì 1 dicembre 2015

SCIENZA O IDEOLOGIA?

Come si fa a stabilire che B è causa di A? Si esaminano i casi in cui A è presente. Si constata che oltre ad A sono presenti B, C e D. Si tolgono C e D e si lascia B: A resta. Si toglie B ed A scompare. Se questo si ripete tutte le volte, se cioè tutte le volte che c'è B c'è anche A e tutte le volte che si toglie B A scompare, mentre invece A non scompare se si tolgono C o D, E o F, allora si può dire che B è causa di A. La attribuzione di un rapporto causale fra due eventi è la risultante di una indagine empirica, è un a posteriori rispetto a tale indagine.
Qualcuno però agisce in maniera del tutto diversa. Si stabilisce a priori che B è causa di A, dopo di che, tutte le volte che A si presenta si dice che è stato causato da B. In questo modo i dati empirici confermano sempre una certa attribuzione di causalità. Gli esperti europei della organizzazione mondiale della sanità si comportano in questo modo. Stabiliscono che un livello delle polveri sottili superiore ad X causa morte prematura, dopo di che tutte le morti premature che avvengono in un paese in cui il livello delle polveri sottili sia pari ad X + 1 sono attribuite al livello delle polveri sottili. E' un po' come se qualcuno dicesse che tenere un gatto in casa è causa di infarto e “provasse”questa sua bizzarra teoria stabilendo che tutti le morti da infarto di persone che tenevano in casa un gatto sono causate dalla presenza del simpatico felino. Procedimenti ridicoli, che non hanno nulla a che vedere col metodo scientifico, ma che sono usati spesso e volentieri dagli organismi internazionali. L'annuncio strombazzato alla conferenza mondiale sul clima secondo cui l'Italia è al primo posto in Europa per le morti causate da polveri sottili ne costituisce un ennesimo esempio.

In Italia la aspettativa media di vita alla nascita è di 82, 03 anni, è di 81,89 in Svezia, di 81,66 in Francia, di 81,60 in Norvegia, 81,47 in Spagna, di 80,44 in Germania, di 80,42 nel Regno Unito. Per farla breve, l'Italia è al quarto posto fra gli stati europei per aspettativa di vita, preceduta solo da San Marino (che è poi sempre Italia), Andorra e Svizzera. Se davvero il livello delle polveri sottili è in Itali più elevato che altrove la aspettativa di vita nel nostro paese dovrebbe costituire una evidenza empirica in grado di smentire, o almeno di mettere fortemente in dubbio, la teoria secondo cui questo livello è causa di morte prematura. Ma questa NON è, MAI, per definizione in discussione. Che il livello delle polveri sottili sia causa di morte prematura è dichiarato vero a priori, al di la di ogni verifica empirica. Stabilito questo tutte le morti premature di un certo paese sono attribuite alle polveri sottili, anche se questo paese gode di una aspettativa di vita superiore ad altri meno inquinati.

Praticamente tutti i dati catastrofici che vengono strillati in conferenze come quella sul clima sono di questo tipo. Si stabilisce ad esempio che l'effetto serra provoca uragani, alluvioni, siccità, insomma, un po' tutti gli eventi meteorologici che non ci piacciono. Una volta stabilito questo ogni evento sgradevole “prova“ che, a causa dell'effetto serra, il mondo è sull'orlo del baratro. La cosa divertente è che ormai ci troviamo “sull'orlo del baratro" da numerosi decenni. E' dagli anni 80 dello scorso secolo che dicono: "un altro passo e precipitiamo", poi si danno appuntamento, dopo un po' si rivedono e ripetono: “siamo sull'orlo del baratro”.
Non vorrei essere frainteso. L'ambiente è un bene prezioso e va tutelato. Ma non lo si tutela con l'ideologia, né con l'illusione, questa si ingenuamente antropocentrica, che l'uomo possa creare un ambiente perfetto, fatto a sua misura, che consenta insieme il massimo di virtù ecologiche e comodo benessere. Non siamo i “beneficiari della creazione" e neppure i "rispettosi custodi" di un giardino che il buon Dio ha affidato alle nostre cure. Siamo solo la parte infinitesima di un universo estraneo alle nostre esigenze ed ai nostri valori. E dobbiamo lottare duramente per viverci, in questo universo ostile. Faremmo bene a non dimenticarlo mai.

2 commenti:

  1. Ti invidio.Vorrei poterle dire io le cose che dici tu, ma io non ho la tua logica cartesiana, non ho il tuo esprit de géometrie. E poi a volte mi ricordi i grandi, i grandissimi. Qui mi ricordi Leopardi ed il suo Dialogo della Natura e di un Islandese. Convieni?

    RispondiElimina
  2. No, non convengo. Senza false modestie: i grandissimi sono in una dimensione che non è la mia e Leopardi è un grandissimo...

    RispondiElimina